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lunedì 12 maggio 2014

Avellino: muore un povero tra l'indifferenza...

Ennio Cucciniello era un volto noto, uno di quegli avellinesi che conosciamo ma non ricordiamo: mai quando fa freddo o piove, nè se venisse un altro terremoto...

Per noi era quel tipo che vendeva le castagne davanti alla Chiesa del Rosario, quella del parroco che dopo aver rotto con omelie false ed opere insulse se ne è andato con la fidanzata, già in possesso del posto sicuro a casa della donna.

Ennio no, Ennio non aveva nulla: nè casa, nè soldi..nè lavoro. nè futuro...

Ennio aveva solo l'ansia del quotidiano, quella che vigili urbani zelanti gli procuravano per evitare il suo "lavoro" precario che a stento gli permetteva la sopravvivenza;

passava il tempo a nascondersi all'angolo del Rosario sperando che lo lasciassero in pace per qualche ora in modo da guadagnarsi pochi euro.

Purtroppo il sindaco Foti è un uomo distante dalle realtà di questa città buia e logora, lui come ho già detto vede altro, lui non vive i problemi, lui se li crea creandoli a noi.

Direte che Ennio era un perdente, non era utile alla società, non aveva un lavoro vero...non meritava nulla..

Invece era un essere umano, una persona anima e corpo, con i suoi drammi, la sua sofferenza, il suo dolore: soffriva anche per chi vive bene, per chi è nato in una culla fortunata, per chi dimentica e le lacrime le conserva, se fosse il caso, solo per se...!

Un caro abbraccio Ennio, uomo educato e discreto,  resterai nei nostri cuori come tutti gli indifesi, gli invisibili...i bisognosi;

tutti coloro, umani o animali, che    percorrono tristemente con il capo abbassato le strade abbandonate  di questo addolorato comune.

RdM

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